sabato 31 dicembre 2016

Ha da passà 'a nuttata (automazione e servitù #2)








  la tecnica, privata di una logica 
propria, adotta del tutto quella dell’economia



La peculiarità del nostro capitalistico tempo, la tecnica planetaria -la robotica, l' intelligenza artificiale- pone problemi enormi alla nostra concezione politica: l' integrazione delle classi nella rete capitalistica non presenta neanche più le vesti del atto politico ma è l' accettazione, avvertita come vacuità esistenziale, del espletamento di alcune funzionalità nella grande giostra del network. Per contro, alcuni hanno provato a pensare ai compiti rivoluzionari come alla soluzione di compiti "tecnicali". Non si tratta di riappropriarsi di qualcosa da cui basta emendare alcuni aspetti: ”La razionalità tecnica, oggi, è la razionalità del dominio stesso. E’ il carattere coatto della società estraniata a se stessa”. Come diceva un' amica, siamo 7 miliardi che lavoriamo gli uni per gli altri e non ce ne accorgiamo.

Dentro la tecno-scienza si nasconde una scossa storica epocale che richiede necessariamente di affiancarle l' altrettanto epocale compito politico di ribaltare l'intero progetto tecno-scientifico, liberandolo dal legame con la produttività umana che, dal punto di vista tecnico, è inutile mentre rimane indispensabile per la valorizzazione capitalistica. Infatti “segnatura dell’epoca è il predominio dei rapporti di produzione sulle forze produttive, che tuttavia si beffano da tempo dei rapporti.”

Nonostante la beffa -mi sembra di vedere il sorrisetto sarcastico e in default di Anonymous- appare del tutto insufficiente "una semplice contrapposizione polare delle forze produttive e dei rapporti di produzione. (...) Essi sono intrecciati fra loro, un momento contiene in se stesso l’altro. Proprio questo induce all’errore di ricorrere direttamente alle forze produttive, quando hanno invece la precedenza i rapporti di produzione. Le forze produttive sono più che mai mediate dai rapporti di produzione; forse così completamente che essi proprio per questo appaiono come l’essenza; si sono completamente trasformati in una seconda natura. Essi sono responsabili del fatto che gli uomini debbano mancare del necessario in grandi parti della terra, in folle contraddizione a ciò che sarebbe possibile”

Poichè in ultima analisi (ah le ultime analisi..) l’ambiente in cui la tecnica acquista il suo potere sulla società è il potere di coloro che sono economicamente più forti sulla società stessa (...) questo effetto non si deve addebitare ad una presunta legge di sviluppo della mera tecnica come tale, ma alla funzione che essa svolge nell’economia attuale. In altri termini nell' oggetto tecnico in sé, immemore del "suo" progetto ovvero la pacificazione della lotta per l'esistenza, questa incoscienza si mostra come dato di fatto, una presenza tanto opaca quanto neutrale, e ciò lo rende il veicolo perfetto per produrre e riprodurre  sotto traccia la perpetuazione tutta politica del dominio."Per quanto ovvio appaia il carattere irrazionale dell' insieme, e con ciò la necessità del mutamento, per ora il rendersi conto della necessità non basta per afferrare le alternative possibili seppur esse siano già in corso. Senza  codesta forza materiale anche la coscienza più acuta rimane priva di potere."




Chiedo scusa ma, come spesso accade, uso senza ritegno le parole altrui mischiandole con le mie e storcendone  il senso, senza per altro conseguire infine alcuna originalità.

7 commenti:

  1. Non ho competenze così alte da giudicare quanto tu sia originale o meno, tuttavia leggere di tali argomenti è così raro che il plauso è ampiamente meritato.
    Buon 2017

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  2. non ti si sente più, hai vinto la lotteria della befana e non ce lo vuoi dire?

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  3. mi sei davvero cara, ritrovare "i compagni" prima di schiattare sarebbe una cosa veramente inaspettata e meravigliosa

    ragionavo che il blog ha detto quello che mi ero prefissato,forse un pò presto rispetto a quel che immaginavo, quindi mi sa che finisce qui; non perdi invece un lettore ammirato e attento, per quel che si riesce

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  4. il blog per scribacchiare qualcosa serve sempre, a meno che non hai altri impegni
    spero di sentirti, eccome

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