mercoledì 6 gennaio 2016

Mar della Cina, isole Spratly

Mentre gli occhi di tutto il mondo sono puntati sul Medio Oriente, il low profile dell' imperialismo cinese si forza un pò la mano in un area strategica per gli interessi dell' Impero di Mezzo.---

HONG KONG/PECHINO, 5 gennaio (Reuters) - Il primo atterraggio di un aereo cinese su un'isola artificiale nel Mar cinese meridionale ha messo in evidenza come le infrastrutture di Pechino nella regione contesa siano state ultimate e come verranno inevitabilmente utilizzate per voli militari.

E' quanto sostengono funzionari stranieri e analisti secondo i quali la crescente presenza militare cinese nel tratto di mare potrebbe di fatto dar vita a una zona aerea sotto il controllo di Pechino,destinata ad acuire le tensioni con gli altri contendenti e con gli Stati Uniti in una delle aree più instabili del mondo.

La Cina ha confermato che un aereo civile impegnato in un volo di prova è atterrato sull'isola artificiale costruita nell'arcipelago delle Spratly. Si tratta della prima volta in cui Pechino ha utilizzato una pista in quella zona.

Il Vietnam ha detto che l'aereo è atterrato il 2 gennaio e ha avviato una protesta diplomatica ufficiale e il portavoce del ministero degli Esteri delle Filippine Charles Jose ha detto che Manila intende fare lo stesso. Entrambi i Paesi rivendicano diritti su quella zona.

"Temiamo che la Cina sarà in grado di assumere il controllo del Mar cinese meridionale e ciò avrà ripercussioni sulla libertà di navigazione e di sorvolo", ha detto Jose.

A Washington, il protavoce del dipartimento di Stato John Kirby ha detto che l'atterraggio del velivolo cinese "acuisce le tensioni e minaccia la stabilità della zona". La pista sulla 'Fiery Cross Reef' è lunga 3 chilometri ed è una delle tre che la Cina sta costruendo sulle isole artificiali formate da barriere coralline e atolli nell'arcipelago delle Spratly.

La pista dovrebbe essere abbastanza lunga peressere utilizzata tra l'altro da bombardieri di lungo raggio, conferendo a Pechino una testa di ponte marittima nell'Asia sudorientale che finora le mancava.

2 commenti:

  1. Per capire: se la Cina riuscisse nel suo obiettivo di controllare il Mar cinese meridionale cosa imporrebbe? Un freno ai bastimenti carichi di merci delle nazioni concorrenti?

    RispondiElimina
  2. nell'immediato non succede nulla ma sarebbe bypassata la strategia americana dei pivot di contenimento (corea del sud, giappone ecc) del possibile espansionismo cinese. è periodo di posizionamenti strategici a protezione delle infrastrutture,fra cui le rotte navali, tanto per dire qual'è la visione di medio lungo. e per un paese come la cina che non ha truppe fuori dai suoi confini (tranne che nel sud sudan, e anche questo significa) è un salto di qualità notevole.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.