lunedì 5 ottobre 2015

Vivere? Credevo di potere



Vivere? Credevo di potere; così come credevo
che attorno a me altri credessero;
ma la somma dei giorni dell'esperienza cresceva
dissipando cortine nebulose, intorno a fredde
matematiche di forza.

L' istinto è fuggire, e corro cadendo fra terra e ceneri;
cercando fra i corridoi di cemento
in salita, l'erba, la frutta, il seno.

Per il correre mi si fa corto il fiato, e
per i salti e gli urli di rivolta e di paura;
ma l'immagine della mente non è in vendita.

Non è nell' embrione dell' idea il potere,
ma nei cristalli della materia, e a liberarlo
può solo l'energia del movimento umano
nel tempo della vita...

Ed io, rimbalzando fra innaturali architetture
di spazi ristretti in tempi dilatati,
rosicavo lentamente la paura

(senza titolo, di anonimo)

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